IL PROGETTO PEDAGOGICO

Il progetto educativo

Il nostro progetto educativo si fonda sul concetto di centralità del bambino, considerato, come soggetto attivo e competente fin dalla nascita. Il ruolo dell’adulto nel gioco è assolutamente secondario, dovrebbe infatti “solo” facilitarlo predisponendo spazio, tempo e materiali necessari. Ascolto e osservazione sono gli strumenti fondamentali che ci guidano nella scoperta di ogni singolo bambino e che ci forniscono gli elementi necessari per modulare i singoli interventi, indirizzare la programmazione, strutturare le proposte e per creare contesti adatti per permettere ad ogni bambino di intraprendere il proprio delicato e personale cammino verso lo sviluppo emotivo, cognitivo, affettivo e relazionale.
La programmazione viene quindi studiata e costruita nel rispetto dei tempi, modi e fasi di crescita di ogni singolo individuo e deve quindi essere improntata ad una notevole flessibilità.

Obiettivi generali

Il Nido d’infanzia Yo-Yo ha messo a punto e realizza con i bambini un Progetto Educativo che si propone di conseguire i seguenti obiettivi:

  • Sviluppo sociale ed affettivo

Su questo punto il nostro pensiero educativo è volto a promuovere nel bambino:

  • La fiducia nelle proprie capacità individuali;
  • L’armonia con il gruppo e con ogni elemento di esso preso singolarmente;
  • Il piacere di lavorare insieme;
  • La tolleranza nei confronti delle esigenze degli altri;
  • L’autonomia
  • Il rispetto dei bisogni intimi del bambino, come ad esempio il desiderare momenti di rilassamento e riflessione tutti per sé
  • Sviluppo cognitivo

Tutte le nostre attività ludiche ed i nostri laboratori sono concepiti per favorire lo sviluppo cognitivo. La maturazione intellettiva dei bambini si esprime attraverso la consapevolezza di sé e del mondo circostante per questo motivo la programmazione tiene conto delle esigenze del gruppo e del singolo bambino.

  • Sviluppo motorio

Nell’area dello sviluppo motorio, l’obiettivo è la differenziazione del sé corporeo dal mondo esterno, il riconoscimento del sé allo specchio, la sperimentazione del concetto spazio/tempo e lo sviluppo dell’autonomia. Al fine di perseguire tali obiettivi, il nostro progetto educativo si basa su un’attenta scansione della giornata al nido, una particolare cura dell’allestimento degli spazi, il rispetto dei tempi, la scelta dei materiali e delle proposte di gioco, la qualità del rapporto educatrice-bambino. Le proposte di gioco e di attività tengono conto delle esigenze sopra descritte e puntano ad uno sviluppo armonico dei vari aspetti che costituiranno la persona e la personalità del bambino stesso. La mano è la protagonista concreta delle prime esperienze conoscitive del bambino perché lo mette in contatto con le cose che lo circondano in modo diretto e soggettivo. E’ quindi uno strumento di comunicazione. Attraverso il movimento (polso, mano, dita) il bambino afferra e tocca gli oggetti, le cose, le persone che lo circondano, entrando così in diretto contatto corporeo e sensoriale con la realtà. Maggiormente creative sono quelle materie prime che permettono al bambino l’impasto e la trasformazione di qualcosa di informe in qualcosa di indefinito ma comunque prodotto da lui stesso.

Obiettivi specifici

Per realizzare questi obiettivi si utilizzano strumenti organizzativi mirati, ecco perché i bimbi sono suddivisi in gruppi diversi in base alle fasce d’età, in modo tale da proporre attività adatte alla loro fase di sviluppo.

  • 13-18 mesi

È la fase della crescita in cui ha maggiore rilevanza lo sviluppo psicomotorio, quindi l’obiettivo è stimolare attività che implichino movimenti quali: camminare, correre, arrampicarsi, portare oggetti…Solitamente si tratta di giochi inventati dal bambino stesso che in questo modo troverà gratificazione nell’autonomia che andrà conquistando. In alternativa si propongono giocattoli che possono essere lanciati, spinti…o attività di gruppo mirate per esempio a recuperare gli oggetti, il cosiddetto momento del “riordino”, in luoghi particolarmente impegnativi dal punto di vista del coordinamento dei movimenti del corpo, per esempio sotto un mobile basso per cui si debba “strisciare” o sopra a qualcosa per cui ci si debba arrampicare e così via. Per sviluppare maggiormente le capacità di coordinamento oculo/manuale si propone manipolazione di materiali diversi (creta, pongo, pasta perla pizza etc.), per sperimentare manualmente le diverse consistenze, forme e colori, o in alternativa si propongono libri che contengano carta vetrata, piume, seta che stimolano il riconoscimento delle caratteristiche tipiche di ogni materiale (liscio/ruvido, morbido/duro, ecc). Per quanto riguarda lo sviluppo del linguaggio, si nominano tutti gli oggetti che si propongono al bambino e si parla con lui utilizzando frasi semplici per parole e concetti. La lettura nel gruppo allargato dei bambini, che avviene quotidianamente al nido, agevola e facilita questo processo di acquisizione.

  • 19-30 mesi

Il coordinamento psicomotorio in questa fase è più efficiente quindi si propongono giochi come per esempio: Il girotondo, le capriole…il gioco di imitazione degli animali (strisciamo come serpenti, saltiamo come canguri, muoviamo le braccia come farfalle, ecc…). Si stimola i bambini al gioco simbolico proponendo giochi adatti e che facilitano la simbolizzazione, il come se..(cucina e pentolini, banco degli attrezzi, bambole e passeggini, travestimenti).

Per stimolare lo sviluppo del linguaggio, si usano i libri in particolare chiedendo ai bambini dove sono gli oggetti che vengono nominati e facendoglieli indicare. Un altro strumento utile  sono le filastrocche e le canzoncine che stimolano il bambino nella ripetizione delle parole.

  • 31-36 mesi

In questa fascia d’età sono molto importanti le attività di carattere creativo come, disegno, manipolazione, ecc…(vi illustreremo più avanti nel dettaglio tali attività) che stimolano nel bambino sia l’esercizio della manualità fine, sia le capacità di rappresentazione del reale e del simbolico. Per la stimolazione dello sviluppo del linguaggio si sprona il bambino a raccontare quello che ha fatto durante la giornata, a casa, o fuori; resta importante cantare filastrocche ritmate e rimate.

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